Biagio Antonacci 12 agosto 2024
Prenota la tua camera e pernotta a Roccella per il concerto di Biagio Antonacci
Parco archeologico di Brancaleone Vetus
Brancaleone Vetus, oggi disabitata ed abbandonata, è l’abitato originario di Brancaleone odierna.
L’antico nome era “Sperlonga”.
Situata su di un promontorio di arenaria è un esempio di architettura classica basiliana, architettura costretta da esigenze difensive ad avere una visuale completa della vallata sottostante.
Anche se la costruzione risale ad anni precedenti, il completamento dell’insediamento risale circa all’anno 1000 d.c.
L’abitato venne successivamente abbandonato a seguito del tragico terremoto del 1783 che interessò buona parte della Calabria.
L’antico nome era “Sperlonga”.
Situata su di un promontorio di arenaria è un esempio di architettura classica basiliana, architettura costretta da esigenze difensive ad avere una visuale completa della vallata sottostante.
Anche se la costruzione risale ad anni precedenti, il completamento dell’insediamento risale circa all’anno 1000 d.c.
L’abitato venne successivamente abbandonato a seguito del tragico terremoto del 1783 che interessò buona parte della Calabria.
Cascate San Nicola – Caulonia
Oasi “LE CASCATE” di S.Nicola di Caulonia
Raggiungendo l’oasi “Le Cascate ” della fiumara Allaro di San Nicola di Caulonia si rimane affascinati dalla bellissima natura incontaminata di boschi misti (Abeti, Pini, Larici, Castagni, Faggi, Querce e molti altri), ruscelli, ma anche i massi giganti .
Questi massi fanno da sponda al fiume e dove nel letto di quest’ultimo sono cresciuti maestosi alberi.
Risalendo l’Allaro si passa dai tragitti con oasi naturali e tranquilli laghetti, a vere e proprie avventura nell’acqua, con attraversamenti a nuoto controcorrente, tra paesaggi nascosti e soavi melodie regalate da scroscianti cascate.
Raggiungendo l’oasi “Le Cascate ” della fiumara Allaro di San Nicola di Caulonia si rimane affascinati dalla bellissima natura incontaminata di boschi misti (Abeti, Pini, Larici, Castagni, Faggi, Querce e molti altri), ruscelli, ma anche i massi giganti .
Questi massi fanno da sponda al fiume e dove nel letto di quest’ultimo sono cresciuti maestosi alberi.
Risalendo l’Allaro si passa dai tragitti con oasi naturali e tranquilli laghetti, a vere e proprie avventura nell’acqua, con attraversamenti a nuoto controcorrente, tra paesaggi nascosti e soavi melodie regalate da scroscianti cascate.