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Parco archeologico di Brancaleone Vetus
Brancaleone Vetus, oggi disabitata ed abbandonata, è l’abitato originario di Brancaleone odierna.
L’antico nome era “Sperlonga”.
Situata su di un promontorio di arenaria è un esempio di architettura classica basiliana, architettura costretta da esigenze difensive ad avere una visuale completa della vallata sottostante.
Anche se la costruzione risale ad anni precedenti, il completamento dell’insediamento risale circa all’anno 1000 d.c.
L’abitato venne successivamente abbandonato a seguito del tragico terremoto del 1783 che interessò buona parte della Calabria.
L’antico nome era “Sperlonga”.
Situata su di un promontorio di arenaria è un esempio di architettura classica basiliana, architettura costretta da esigenze difensive ad avere una visuale completa della vallata sottostante.
Anche se la costruzione risale ad anni precedenti, il completamento dell’insediamento risale circa all’anno 1000 d.c.
L’abitato venne successivamente abbandonato a seguito del tragico terremoto del 1783 che interessò buona parte della Calabria.
Eremo di Santa Maria della Stella
Vi si accede scendendo una lunga scalinata (62 scalini) scavata nella pietra. Nel santuario si trovano, oltre alla statua della Madonna, i dipinti con l’Immacolata Concezione, la Santissima Trinità, l’adorazione dei pastori. Di particolare interesse il frammento di un affresco di arte bizantina, raffigurante santa Maria Egiziaca che riceve l’eucaristia dal monaco Zosimo. L’affresco si ritiene sia del X-XI secolo, per la particolare caratteristica delle ciocche disordinate della capigliatura della santa; il raffigurare poi una santa anziché un santo, fa pensare che vi sia stato per un certo periodo un eremitismo femminile. All’interno della grotta vi sono rappresentazioni della Trinità, di Cristo, dell’Arcangelo Michele e la pietà.
Gerace – I borghi più belli d’Italia
Nel 2015 conquista il 7º posto tra i 20 borghi più belli d’Italia.
La cittadina, che conserva ancora oggi un’impostazione e un fascino medievale, si trova all’interno del Parco nazionale dell’Aspromonte. Il centro urbano, in particolare il borgo antico, è ricco di chiese, palazzi d’epoca e vani, un tempo abitazioni o botteghe, scavati direttamente nella roccia. Vi si possono ammirare il castello, la cattedrale, la chiesa di San Francesco, una serie di piccole chiese probabilmente di origine bizantina oltre a numerose costruzioni civili di varie epoche e stili architettonici.
Dalla sua posizione arroccata, Gerace gode di un’ampia e panoramica visuale su gran parte del territorio della Locride.
Da non perdere assolutamente un assaggio della famosa granita in Piazza del Tocco, una vera specialità locale.
La cittadina, che conserva ancora oggi un’impostazione e un fascino medievale, si trova all’interno del Parco nazionale dell’Aspromonte. Il centro urbano, in particolare il borgo antico, è ricco di chiese, palazzi d’epoca e vani, un tempo abitazioni o botteghe, scavati direttamente nella roccia. Vi si possono ammirare il castello, la cattedrale, la chiesa di San Francesco, una serie di piccole chiese probabilmente di origine bizantina oltre a numerose costruzioni civili di varie epoche e stili architettonici.
Dalla sua posizione arroccata, Gerace gode di un’ampia e panoramica visuale su gran parte del territorio della Locride.
Da non perdere assolutamente un assaggio della famosa granita in Piazza del Tocco, una vera specialità locale.
Antico Borgo di Caulonia
L’origine del nome dell’odierna Caulonia risale all’antica Kaulon, le cui rovine si è poi scoperto si trovano presso il sito marino del comune di Monasterace. Ma un tempo si supponeva che fosse questo il sito archeologico della greca città. Secondo la tradizione, Kaulon, situata nei pressi di Punta Stilo, era stata fondata dagli Achei. Fu conquistata e poi distrutta da Siracusa nei primi decenni del IV secolo a.C. I suoi abitanti vennero deportati nella patria dei conquistatori e il suo territorio venne annesso a quello di Locri. Al tempo di Strabone la città era deserta. L’odierna Caulonia, nota dall’anno Mille, prima dell’Unità d’Italia si chiamava Castelvetere. Caulonia è situato su un’altura di 300 metri. Il territorio del comune parte dal mare, passando per zone collinari, fino a toccare i monti delle Serre: è il terzo comune per estensione più grande della Provincia di Reggio Calabria dopo la stessa Reggio Calabria e San Luca. Sulle Serre raggiunge un’altezza massima di 1241 metri e qui troviamo una flora ricca di lecci, castagni, abeti e pini. Degradando verso la collina troviamo la tipica macchia mediterranea, mentre sulla costa il terreno argilloso si presenta da una parte e con agrumeti dall’altra.
Castello Svevo dei Principi Carafa
Il Castello è situato su un promontorio roccioso a 104 m.s.l.m. e sovrasta l’intero paese. Fondato in periodo normanno da Gualtieri De Collepietro, successivamente la proprietà passò alla famiglia Ruffo per diverse generazioni, poi a Galeotto Baldaxi (il Baldassino o Bardassino delle cronache), un personaggio noto per le sue imprese militari durante la guerra di re Alfonso. In seguito, al marchese di Crotone Antonio Centelles e, infine dal 1479 al 1806, alla nobile famiglia Carafa della Spina, dalla quale è stato in parte rimaneggiato e restaurato. Questo edificio monumentale, potente nella sua struttura, costituì un’inespugnabile baluardo, resistendo agli assalti del corsaro turco Dragut Pascià, nel 1553. Può essere raggiunto facilmente anche a piedi dal Park Hotel Roccella. Arrivati nella piazza principale della cittadina, seguire le indicazioni verso l’antico borgo di Roccella.
Tempio di Kaulon – Monasterace
Secondo la tradizione, il nome della città deriverebbe dal nome del suo fondatore, Kaulon, figlio dell’amazzone Clete. Il mito vuole che, dopo la guerra di Troia, gli Achei guidati da Tifone di Aegium sbarcarono sulle coste della Calabria e, con l’aiuto dei Crotoniati, distrussero il regno di Clete. Solo suo figlio Kaulon si sarebbe salvato e avrebbe ricostruito la città. Secondo Strabone, invece, il nome della città deriverebbe da aulonia, vallonia, cioè valle profonda. Francesco De Sanctis[4], lo farebbe derivare piuttosto dalla parola kaulos, ovvero fusto, tronco. La ricerca archeologica individua nell’VIII secolo a.C. il periodo di fondazione di Kaulon, mentre l’influenza crotoniana, corrispondente al periodo di massimo splendore, è databile al VI secolo a.C. Dista circa 21 km dal Park Hotel Roccella e se non muniti di mezzo proprio, i nostri clienti, possono richiedere alla reception informazioni per l’eventuale noleggio di auto o scooter per raggiungere questa meta.
Museo di Locri Epizefiri
Il Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri sorge ai confini dell’area sacra di Marasà, nelle immediate adiacenze del tratto d’angolo in cui le mura dopo il loro percorso parallelo alla costa prendono a svilupparsi verso le colline. E’ una struttura di piccole dimensioni che si sviluppa essenzialmente su due livelli. Il livello sopraelevato è costituito dalla classica area espositiva nella quale trovano posto i reperti e le varie teche che li contengono, disposti secondo un criterio basato sul luogo di rinvenimento del manufatto; il secondo livello è uno spazio aperto che si sviluppa al di sotto del livello sopraelevato a formare quasi un portico nel quale trovano posto reperti di dimensioni maggiori quali sarcofagi, cippi funerari ed elementi architettonici di varia natura. Dista circa 21 km dal Park Hotel Roccella e se non muniti di mezzo proprio, i nostri clienti, possono richiedere alla reception informazioni per l’eventuale noleggio di auto o scooter per raggiungere questa meta.
La Cattolica di Stilo
La Cattolica è una piccola chiesa bizantina a pianta centrale di forma quadrata, e si trova alle falde del monte Consolino a Stilo in provincia di Reggio Calabria.
Dal 2006 fa parte della lista dei candidati, insieme ad altri 7 siti basiliano-bizantino calabresi, per entrare a far parte dell’elenco UNESCO dei siti Patrimonio dell’umanità. Nel 2015 è stata scelta per rappresentare la regione Calabria a Expo 2015. Il termine “Cattolica” deriva probabilmente dal greco “Katholikon” che indica il luogo di culto di un complesso monastico o il centro di riferimento cultuale per gli eremiti che vivevano nella stessa area. Dista circa 30 km dal Park Hotel Roccella e se non muniti di mezzo proprio i nostri clienti possono richiedere alla reception informazioni per l’eventuale noleggio di auto o scooter per raggiungere questa meta.
Dal 2006 fa parte della lista dei candidati, insieme ad altri 7 siti basiliano-bizantino calabresi, per entrare a far parte dell’elenco UNESCO dei siti Patrimonio dell’umanità. Nel 2015 è stata scelta per rappresentare la regione Calabria a Expo 2015. Il termine “Cattolica” deriva probabilmente dal greco “Katholikon” che indica il luogo di culto di un complesso monastico o il centro di riferimento cultuale per gli eremiti che vivevano nella stessa area. Dista circa 30 km dal Park Hotel Roccella e se non muniti di mezzo proprio i nostri clienti possono richiedere alla reception informazioni per l’eventuale noleggio di auto o scooter per raggiungere questa meta.